E-Book: Intervista a Manlio Cammarata

Ero con lui al Forum mondiale dell'Unesco sul Futuro del libro, presentato in questo articolo. Da Manlio ho raccolto, nelle tante ore passate insieme, un bagaglio di informazioni preziose e documentate, che mi hanno aperto ulteriori spiragli sul futuro e sul futuribile della comunicazione digitale, compresa la legislazione in merito, presente ed auspicabile.
Lo presento brevemente:
Manlio Cammarata, è, fra le altre cose, direttore di Interlex, storica testata online che si occupa di tecnologie della comunicazione "dalla parte del diritto", laddove, mi piace sottolineare, il diritto – più che la norma - è soprattutto quello degli degli utenti.

Manlio è stato fra i primi in Italia a parlare di COPYLEFT e di Open Source, attento osservatore della Rete nel mondo, ha colto, anche nel caso dell'E-Book, i segnali d'oltremare e da tempo si è dedicato ad approfondire i come ed i perché questo mercato è destinato ad esplodere. Ad esplodere soprattutto in faccia a coloro che non sapranno affrontarlo adeguatamente.
Qui sintetizzo la nostra intervista e le sue riflessioni, destinate a maggiori approfondimenti nei suoi prossimi articoli su McReporter.

Manlio, cosa vedi nel futuro dell'e-book?
“Vedo innanzitutto il presente, con Amazon in cui il fatturato dell'editoria elettronica ha superato quello del cartaceo. In Italia il quadro è meno chiaro, nonostante grandi editori come Mondadori e Feltrinelli propongano già il libro digitale, lo fanno apparentemente senza una vera strategia di mercato.
Da notare che nelle loro librerie l'area e-book è nettamente separata da quella del cartaceo, come se invece che di libri si trattasse di una sorta di stramberia riservata ad un target diverso. Forse si tratta di paura che l'elettronico, diffondendosi, eroda il mercato del libro tradizionale”.

Come ritieni che il cartaceo e l'elettronico possano sostenersi a vicenda?
“La prima ovvia osservazione è che la forma digitale è senz'altro la più proponibile per la diffusione dei testi meno redditizi. Sappiamo tutti che il 70% dei libri pubblicati è in perdita, detratti i notevoli costi di stampa e distribuzione. Basti pensare che il testo sull'e-book deve invece sostenere soltanto le spese di realizzazione della prima copia, le altre sono a costo zero”.

Problemi ancora da risolvere e soluzioni futuribili?
“Senz'altro quelli della stabilizzazione dei formati dei lettori di e-book; ce ne sono diversi e non ancora affini tra loro, cosa che comporta anche problemi di editoria vera e propria, ma confido che si arriverà presto, se non ad una standardizzazione, almeno ad una condivisione dei software, oltre che ad un dimezzamento del costo del lettore. Già adesso in USA se ne trovano sotto ai 100 dollari (meno di 70 euro).
I lettori a mio avviso non devono contenere ulteriori funzioni che quello di rendere l'e-book fruibile, basilare però che siano connessi al web sia per dare l'accesso al lettore al mercato di riferimento, sia perché i testi cross-mediali permettano la fruizione dei link citati”.

Brevemente, le tue impressioni su questa conferenza:
“Il Forum è stato una bella cerimonia, un rito che si deve consumare a vantaggio dello sponsor, con tanto di personalità ed autorità in passerella, i contenuti sono stati molto direi confusi e poco fattivi. Molte figure istituzionali e pochi editori ed autori. Però era doveroso esserci, sono senz'altro emersi, nella mischia, personaggi e proposte che vale la pena continuare ad osservare”.

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