E-Book: il futuro è presente! Hot hit dal Forum Unesco sul Futuro del Libro a Monza

C'ero anch'io, affamata di nutrirmi non tanto dal catering predisposto (passabile, ma fortunatamente gli appetiti erano altri), piuttosto da cotanto menu: E-book, copyright, COPYLEFT, diritto, comunicazione, interessi commerciali e rivoluzioni social, sciorinato nella bella sede della Villa Reale e ben moderato, devo dire.
Saltate le chiacchiere ovvie e la retorica delle personalità imperanti, ho fatto tesoro soprattutto di tante umane testimonianze che ben lontane da prospettare soluzioni, chiedevano a gran voce il diritto, nel mondo intero, alla cultura ed all'informazione fruibile a basso costo, talvolta a zero costo, per tutti i ceti e le condizioni.
Dai Paesi del Terzo Mondo in cui la formazione è spesso a pagamento, dalle associazioni di non vedenti, sino alle Biblioteche di tutto il Pianeta, è esplosa la richiesta di rendere il diritto all'informazione, non solo una bella voce nelle loro costituzioni, ma un fatto tangibile.
Difficile coniugare questa richiesta con l'impresa editoriale, col copyright i cui diritti durano ère, coi costi di stampa e distribuzione.. Ecco quindi l'attenzione all'E-Book ed al COPYLEFT, individuati come soluzioni tecniche e giuridiche possibili, ma ostiche a digerirsi sia dagli editori che dagli intenti politici, preposti a dettare nuove leggi e nuovi sistemi formativi.

Si perché la prima cosa che ti viene in mente, appena esplori un attimo il mondo del libro elettronico, è che sarebbe la panacea per la pubblica istruzione. In un lettore più piccolo di un I-Pad puoi fruire di migliaia di testi. I nostri ragazzi, ormai avvezzi al digitale, ne sarebbero enormemente avvantaggiati. In Italia però è fantascienza e lo sarà, temo, ancora per molto.
Chi diamine si azzarderà a toccare gli interessi dell'editoria scolastica a favore delle famiglie e degli studenti? Lo voglio proprio vedere, questo eroe!

Ma mentre nelle nostre istituzioni gli eroi temporeggiano, la massa si muove comunque e fa le sue scelte, pirateggiando, laddove il costo dell'originale non è alla loro portata, o fruendo dei tanti classici ormai free online. A dispetto della mentalità disperatamente arretrata di chi teme che il libro elettronico toglierà mercato a quello cartaceo.
Certo che no!
Ci saranno sempre testi che tutti, io per prima, ameremo avere sotto forma di pagine fruscianti, con il loro odore nuovo di stampa oppure dal colore ingiallito poiché trattasi di libri ereditati dai nonni. Emozioni irrinunciabili, concorderete. Si tratta quindi di aprire le menti a nuove concezioni e convivenze, sia culturali che commerciali.

Intervista in diretta con Manlio Cammarata: Essere in contesti come questo in compagnia di chi ne sa di più e ti fidi della sua decennale competenza e correttezza redazionale, fa senz'altro la differenza. Mi ha onorata ed arricchita la compagnia, a questo Forum, di Manlio Cammarata.
Al termine ho raccolto e sintetizzato le sue impressioni in questa intervista che pubblico a parte, invitando gli interessati a continuare a seguire i suoi approfonditi studi sul tema nei link proposti.

Cosa dicono gli altri: (I link sono al testo originale in inglese, potete usare il traduttore di Google, non è perfetto ma si comprende bene il senso).
Fra le testimonianze online da rilevare, quella di Yasuko Matsui: "Attività di distribuzione online eBook in Giappone". Fra le altre cose cita la stima che il mercato degli eBook nel suo Paese toccherà i 1,6 miliardi di dollari entro il 2014. Attualmente ci sono circa 1.030 siti che li propongono. Qui il resto del suo commento.
Ottimo lo spunto di Christian Roblin: "La minaccia di digitalizzazione" che, fra le altre cose pone un monito - che avevo già sottolineato nel mio precedente articolo sul tema - riguardo la necessità di approcciare la massa con nuove mentalità atte a creare l'adeguata promozione del prodotto E-Book. Roblin dice senza mezzi termini: "Culturalmente, il crollo delle gerarchie di valore e di una crescente ignoranza circa le raffinatezze del linguaggio, combinata con l'effetto di scala, hanno comportato un rimodellamento della valorizzazione di opere letterarie basate su testo."..."Gli editori devono imparare nuove abilità.." Continua a questo link.

Sarebbero molte altre le persone e le parole da citare, chi desideri approfondire trova qui Il programma del Forum, i video di diversi interventi e tanto altro.
Per ricerche su Twitter: #booktomorrow

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