Maremma Wine&Food

Su Maremma Magazine - settembre 2009
Rubrica "Vino e dintorni" di Alessandra Rossi
Sinergie maremmane per la promozione: gli uomini di Maremma Wine& Food.
Estratti pubblicati su autorizzazione della edizioni CS.

Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad una generalizzata crescita di interesse verso il vino come prodotto non solo di consumo ma soprattutto di “appeal”, di emozioni e di legame con la storia del territorio. Ma in realtà i produttori ed i ristoratori affermano che il numero non tanto dei conoscitori, quanto dei sinceri curiosi è ancora ridotto. Gli eventi del settore stanno comunque vedendo visitatori che cambiano approccio e sempre più giovani agli stand di degustazione, ma il mercato “tutto” è ancora da formare ed informare, non solo lo sterminato mercato estero, ma soprattutto quello all’interno del proprio territorio.

La Maremma viene visitata ogni anno da un gran numero di turisti che qui come altrove hanno a disposizione, da parte di ristoranti ed enoteche, un’offerta di cibi e soprattutto di vini piuttosto variegata. Generalmente prevalgono le produzioni locali, ma una significativa parte di questi avventori non dà al vino una grande valenza territoriale e culturale, così si fa portare l’olio ed il vino della casa (che non è detto provengano da una cantina e da un frantoio limitrofi) o la bottiglia consigliata dall'esercente.
Accade così che in diversi ristoranti locali, soprattutto in estate, ci si veda offrire del Tocai piuttosto che dei bianchi prodotti localmente. Il distributore docet, mi ha detto un'esercente che ha "spinto" per tutto l’inverno un Nero D'Avola di cui aveva acquistato un massiccio stock dal suo fornitore ad ottime condizioni.
Sin qui niente di male per il consumatore, pare, se il vino ha un buon rapporto qualità-prezzo, ma quando si riescono a coniugare le necessità amministrative del ristoratore/enotecaro con una buona rappresentanza, nella sua cantina come in dispensa, di produzione locale a noi pare anche meglio.
Per via della globalizzazione le nostre economie di provincia, prima compartimenti piuttosto stagni, adesso interagiscono in un macrosistema, ma di questa grande realtà ogni economia locale resta comunque anche un sotto-insieme, una sorta di “eco-sistema” con dinamiche proprie, nel quale dare lavoro all'interno del territorio (manodopera, forniture, servizi) contribuisce a creare la ricchezza che poi sostiene anche te. Diventa quindi importante divulgare e promuovere la vastità della nostra offerta enogastronomica, poiché il consumatore sceglie e non si può scegliere senza conoscere.

Da New York all’Albinia: Maremma Wine & Food.

Non sono poche le organizzazioni più o meno istituzionali che si dedicano - o dicono di farlo - alla promozione dei prodotti maremmani in Italia ed all'estero. Un po' da tutto il nostro Paese del resto, carovane di burocrati e loro consulenti hanno valicato le Alpi e solcato oceani per sventolare il vessillo dell'italica produzione, non di rado con qualche intoppo: i vini non arrivano perché spediti senza i contrassegni richiesti in quella nazione, le schede di presentazione sono in madrelingua, si però.. la nostra.. Ma a parte questi non trascurabili dettagli, è soprattutto la mancanza di strategie marketing che ha reso molte di queste iniziative dei vuoti contenitori, pieni solo di apprezzabili viaggi all'estero e roboanti presentazioni a priori. Naturalmente contenitori molto costosi, ma chi ci bada? Tanto paga lo Stato.
Qualcuno invece ci bada da tempo ed ha deciso di cambiare strategia investendo risorse ed inventiva in iniziative mirate, costruite a tavolino con un certo spirito di avventura tipico della nostra migliore imprenditorialità, ma basandosi sulla propria esperienza lavorativa, su obiettivi meno retorici e più pratici e sulla sinergia di gruppo.
Nasce così due anni fa l’associazione “ Tuscany Maremma Wine & Food” che inizia portando la Maremma a New York per approdare, in questi giorni di settembre, ad Orbetello ed all’Albinia, sotto la caratteristica Torre delle Saline, offrendo ad un rapporto qualità-prezzo interessantissimo una vasta selezione di vini, oli, formaggi e salumi prodotti in provincia di Grosseto dai 14 produttori associati.
(Ne fanno parte, per i vini: Ampeleia, Castello di Colle Massari, Col di Bacche , Fattoria di Magliano, Fattoria Le Pupille, La Selva, Morisfarms, Poggio Argentiera, Rocca di Montemassi, Salustri, Sassotondo. Per gli altri prodotti: Frantoio Franci, Caseificio Il Fiorino, Az. Aia della Colonna per i salumi di cinta).

Co-fondatore insieme a Giampaolo Paglia di “Poggio Argentiera” e vicepresidente di Maremma Wine&Food è Edoardo Ventimiglia dell’azienda Sassotondo di Sovana (GR), che sottolinea la necessità degli imprenditori di essere maggiormente autori del loro futuro, sforzandosi di aderire a nuovi atteggiamenti ed attività proprio in presenza di nuove contingenze economiche. Nel mercato enogastronomico dal 1994/5, Edoardo motiva la sua adesione a questo gruppo con la coerenza che deriva dall’esperienza e dalle analisi e racconta:
“Dal 1997 partecipo ad iniziative organizzate dagli Enti Pubblici e nonostante gli sforzi e gli iniziali entusiasmi non ho visto risultati apprezzabili dal punto di vista aziendale. Imputo alla mancanza di attenzione verso il settore e di competenze specifiche dedicate, l’insuccesso di questi sforzi, ma è anche vero che le competenze bisogna volerle cercare e selezionare e qui entra in gioco la volontà politica, che decide come la Cosa Pubblica debba essere strutturata ed organizzata. Tutti e noi 14 soci abbiamo aziende diverse ma delusioni ed obiettivi comuni e nei confronti di queste iniziative pubbliche abbiamo maturato altre conclusioni: vorremmo cambiare l'approccio con le istituzioni, essere noi che conosciamo prodotto, mercati ed interlocutori, ad organizzare le iniziative, sottoponendo il progetto all'esamina degli Enti che poi possono sostenerlo finanziariamente in base alla sua validità.”

Altro interessante associato a questo gruppo è Stefano Ferrante, enologo, docente, direttore dell'Azienda Rocca di Montemassi (Roccastrada GR) e presidente del Consorzio del Vino Monteregio DOC. Milanese di provenienza e maremmano nello spirito vinicolo, ha idee “giovani” ed energie da spendere, unite ad una visione allargata della realtà del vino in Maremma. Impegnato in tutela ma anche in innovazione nella sua dirigenza di una piccola DOC, parla della sua visione di un marchio “Maremma” tutto da esportare, ma attenzione: anche sotto casa, che sente di star contribuendo a far emergere.
“La mia idea” - dice Stefano - “ E’ che la Maremma abbia un’offerta enogastronomica molto differenziata che però si possa mostrare sotto un unico brand non tanto dal punto di vista dei prodotti, quanto come operazione di identificazione in un marchio di un particolare territorio e, quindi, di tutto ciò che concerne la sua offerta. A questo sarà utile anche la prossima creazione di una DOC Maremma che non vuole accomunare in “una sola etichetta” i numerosi e differenti vini prodotti, ma dia al consumatore una localizzazione geografica ed una percezione unificata dell’alta capacità di “soddisfazione”, gastronomica e non solo, che questa terra possiede”.
Giulio Parentini di Moris Farm (Massa Marittima – GR) affianca il padre in questa adesione ed è particolarmente attivo nella comunicazione del gruppo, curando anche il sito maremmawine.com per conto dell’associazione. Giovane ma già da anni “on the road” per la promozione dei propri vini sia in Italia che negli Usa, non dissimula il suo entusiasmo verso le iniziative già realizzate ed in divenire di questo gruppo. Giulio è anche sostenitore del locale Slow Food di Massa Marittima e crede nella tradizione veicolata attraverso “nuovi approcci”.


Nonsolovino, ovviamente.


L’olio è un’altra tradizione e da sempre un’altra importante economia in Maremma. Ne è un egregio rappresentante il Frantoio Franci, altro associato di Maremma Wine&Food. Giorgio Franci è impegnato da sempre nella ricerca dell’eccellenza olivicola, ha aderito a questo gruppo con chiarezza e coerenza di intenti che spiega così:
“ Il nostro è un territorio vasto, che esprime interessi ed esigenze diverse e difficili da coordinare. L’associazione Maremma Wine & Food è una soluzione che questo gruppo di aziende si è creata su misura in funzione di necessità specifiche. Per alcuni di noi, me compreso, rappresenta un punto di arrivo dopo esperienze insoddisfacenti in consorzi locali di internazionalizzazione. Credo nelle sinergie, soprattutto quando nascono da idee stimolanti e vedono coinvolti protagonisti eccellenti. La forza del nostro gruppo consiste nella natura e nella filosofia di ogni singola azienda che della qualità ha fatto il proprio target. Un gruppo di produttori che con storie e percorsi diversi hanno maturato un’immagine forte, sono conosciuti per la loro serietà e per l’elevata ed indiscussa qualità delle produzioni, con ottimi posizionamenti nei mercati, e che rappresentano l’eccellenza di un territorio vasto e bellissimo che il mondo intero ci invidia e che conferisce all’insieme un valore aggiunto molto importante”.
Interrogato sui progetti futuri di questa associazione e sulle risorse impiegate, Giorgio Franci risponde ancora: “
Dopo le esperienze positive di New York e della Chef’s Cup in Val Badia, stiamo lavorando per un significativo evento in Maremma nel 2010. Sarà un momento di grande promozione per tutto il territorio, che vedrà coinvolti oltre agli associati un importante numero di aziende e di operatori. Non abbiamo chiesto sovvenzioni, abbiamo fatto tutto da soli, con capitali privati. La strategia delle nostre iniziative è produrre visibilità promuovendo il territorio e creando valore aggiunto. Credo che rientri nel ruolo delle istituzioni capire e valutare la qualità dei nostri progetti e l’importanza che possono avere per l’intera provincia”.


Maremma Wine&Food e Welcome Maremma

L’appuntamento da non mancare è alla Torre delle Saline di Albinia (GR), intorno alla fine di settembre (aggiornamenti sul sito: www.maremmawine.com ) dove i 14 produttori insieme al Consorzio Welcome Maremma costituito da 87 tra ristoranti, wine-bar e strutture ricettive della zona di Orbetello, offriranno in degustazione le loro eccellenze ed i loro servizi. Un’occasione per assaggiare vini, olii, formaggi e salumi prodotti in questa zona. I soci di Welcome Maremma, come sottolineato dal vicepresidente Francia, sono determinati a mantenere e promuovere la qualità locale e sono stati tra i primi ad aderire alle proposte di questa associazione: nel giugno scorso si sono coalizzati con Maremma Wine&Food offrendo in vari ristoranti di Orbetello il menu “Degusta la Maremma”; altre iniziative si susseguiranno anche fuori dalla stagione estiva.
(Info: Consorzio Welcome Maremma tel. 0564 861426).

Maremma Magazine si unisce al loro invito e ci piace ribadire che chiunque, anche senza essere un sommelier, riesce a godere ed a comprendere sensorialmente la bontà, quando la trova. Inoltre incontrare i produttori è un’occasione per conoscere meglio le modalità produttive e la vita di questi imprenditori, moderni ma tesi alla conservazione di un’economia sana, la cui continuazione ed il successo rendono omaggio a tutti i maremmani.
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Per le foto aeree ringraziamenti all'ing. Claudio Pedrazzi

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