Anatomia di un brutto Email Marketing

The Anatomy of an Awful Marketing Email è il titolo di un post che da 1 settimana, soprattutto su LinkedIn, sta avendo una certa popolarità. In sintesi è una mappa ragionata di cose da non fare nella discussa pratica dell'Email Marketing, vero cruccio di molte aziende.
Va da se' che certe regole della Netiquette le conosciamo anche in Italia da tempo. Ma chi le pratica? Pochi, ancora pochi ed evidentemente non solo nel Bel Paese. Quindi val la pena tornare sul tema ogni tanto.

La ricerca di mercato citata dall'articolo, afferma che (negli USA) il 70% delle email commerciali spedite è fonte di reclami da parte del destinatario e finisce nello spam. 
Il 70% è un numero che da' da pensare e se siete fra quelle aziende che praticano il direct mktg via email con risultati non troppo soddisfacenti, allora fareste bene a leggere questo post.
Articolo originale di Hannah Fleishman (in english).
Sintetizzo e traduco liberamente qui l'articolo, che segnala i 10 punti critici del messaggio di email marketing a cui fare attenzione:

  1. Oggetto dell'email: Mai essere generici scrivendo "agevolazione" o "sconto" o "opportunità" etc, ma andare subito al sodo del servizio/prodotto offerto. Evitare come la peste gli esclamativi!
  2. No_Reply: E' fastidioso ricevere msg da un indirizzo "no-reply" che non da' a chi riceve la possibilità di rispondere. Evitare i robot ed inserire indirizzi a cui si possa replicare.
  3. Design: Deve essere accurato ma semplice. Le creazioni WordArt sanno di vecchio.
  4. Personalizzazione: Se il vostro sistema è programmato per inserire nell'email il nome del destinatario pescandolo dal DB, controllate che tutto funzioni, soprattutto le informazioni inserite nel DB.
  5. Atteggiamento: basta con le formule e le frasi fatte. L'email deve essere scritta da una persona che sa di avere davanti un'altra persona. Rispettando l'intelligenza dell'interlocutore e, quindi, parlando onestamente, chiaramente, di cio' che stiamo proponendo.
  6. Meno invii e meno parole: Se non si ha niente di nuovo da dire, meglio stare zitti. Ripetere sempre la solita solfa e riproporla frequentemente ci fa finire inevitabilmente nel cestino dello spam.
  7. Immagini ragionate: un'immagine vale più di mille parole, non sempre, ma a volte è indispensabile inserirla nell'email. Scegliete con cura l'immagine che rappresenta il vostro messaggio, potrebbe comprometterne l'efficacia.
  8. Immagini non caricabili correttamente: peggio di quelle scelte male, sono quelle che non si caricano. Assicuratevi che le vs email con immagini siano visibili con tutti i sistemi di ricezione posta e date indicazioni (o link) per quelli che non ci riescono.
  9. Inviti ulteriori: scrivete un messaggio e poi.. tutto qui? E' decisamente sbagliato non inserire una "Call to Action". Approfittiamo dell'email ed inseriamo un link attraverso il quale si da' la possibilità a chi riceve di leggere, ma anche di andare avanti, partecipando ad una vs iniziativa, acquisendo un coupon di sconto, oppure prenotando l'appuntamento col vostro venditore... 
  10. "Puoi cancellarti dai nostri elenchi": E' un link che deve esserci, per dare a chi riceve, la facoltà di non leggere più vostri messaggi. (Ndt. Lo dice la legge anche in Italia, ma è una legge piuttosto trascurata).

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