Per un pugno di fiocchi! (Cronaca di un viaggio impossibile)

Venerdi 17 dicembre. Me lo avevano detto di non partire mai di venerdi, men che meno trattandosi di un venerdi 17 e tanto meno trattandosi di un viaggio in treno nel mese di dicembre, quando capita che nevichi pure in Italia.. eh si.
Ma andiamo ai fatti: col mio biglietto acquistato il giorno prima, questo fatidico venerdi verso le 10:00 mi avvio alla stazione di Grosseto per arrivare a Milano - via Genova - nel pomeriggio.
Il mio treno, annunciano, ha quasi 2 ore di ritardo. Fila di 20 minuti in biglietteria per cambiare il percorso, infatti me ne trovano un altro, via Firenze anziché Genova, che costa il doppio perché prevede un Frecciarossa (però c'è la connessione e mi guardo i filmsss via wifi!!).

Per Firenze devo però cambiare a Pisa. Il treno per Pisa arriva in ritardo, ma arriva. Lungo il percorso fiocca la neve, si, ma quanta? Dalle foto scattate col cellulare si vede. Deve essere comunque troppa, perché a 20 km da Livorno, il treno si ferma per una ventina di minuti. Poi riparte ma si riferma poco dopo, a Rosignano. E stavolta stiamo li' per oltre 1 ora e mezza.

Raggiungiamo Livorno quando ormai le mie coincidenze per il Frecciarossa a Firenze sono andate a farsi benedire, ma sono ancora le 3:30 del pomeriggio, a Pisa e poi a Milano ci posso arrivare in serata. La neve intanto cade tranquilla, pochi fiocchi, fa molto Natale :-).

Mentre entriamo in stazione, nel treno ci annunciano che ci fermiamo lì, il treno non prosegue per Pisa . Non prosegue? E non prosegue nessun altro treno per un'ora! Siamo in centinaia a battere i piedi dal freddo, mentre si susseguono gli annunci dei treni soppressi e dei ritardi. Motivo: il maltempo.
Maltempo questo? In dicembre? 10 cmq di neve e salta tutta la linea ferroviaria italiana. Ed in diversi casi anche quella stradale. Infatti, nonostante nevichi dal mattino presto, nessun bus in alternativa è predisposto (e neanche il sale sulle strade).

Conclusione: resto bloccata a Livorno per diverse ore, in attesa di un treno che - ormai - mi riporti a Grosseto. Rietro a casa alle 9 di sera dopo aver speso una cifra improponibile di telefonate col cellulare. Io, come tanti altri, li' sul marciapiede tra i binari 4 e 5, impossibilitati ad andare anche a fare pipì, per paura che passi in quel mentre, l'unico treno utile.

Era un freddo annunciato, i contadini, i marinai, tutti quelli che lavorano con gli agenti esterni hanno saputo prevederlo e, quando possibile, tamponarlo.

Ma avere scambi con sistemi anti-gelo nelle Stazioni ed altri rimedi per non continuare a vivere OGNI SANTO ANNO questi disagi appena cade un pugno di fiocchi, no eh?

Commenti

Anonimo ha detto…
E meno male che non sei arrivata a Milano, perché il caos non avrebbe avuto fine... città nel disordine assoluto. mezzi di superficie a contagocce mentre la metro invasa da masse di persone in cerca di un mezzo sicuro... uffa che barba. ma dove sono finiti i mezzi spazzaneve? i tram i vecchi a San Francisco---